Ad un anno dall’inizio del secondo mandato da Sindaco ho ritrovato la necessità di conferire alla cittadinanza i risultati dell’attività amministrativa.
Tra questi quello più importante è senza dubbio l’avvenuto completamento della celeberrima opera pubblica da tutti conosciuta come “La strada dei 34 miliardi”. Un “appellativo”, questo molto altisonante per chi lo sente dato dall’elevatissimonferiva alla strada il carattere di opera intercomunale per la quale si chiedeva anche l’intervento e la successiva consegna alla provincia. Un infinito rimpallo di addebito di competenze a seguito del quale era stato coinvolto anche il C.C. del Comune di Piedimonte che avrebbe dovuto approvare il progetto in variante al P.R.G. cosa mai eseguita !!In ogni caso il progettista dell’opera ad ogni soluzione riproponeva un nuovo quadro economico di spesa dove diminuivano i soldi previsti per gli espropri e per l’intervento ed aumentavano le sue competenze tecniche.
Nei dieci anni intercorsi dal momento che il sottoscritto ha ripreso le redini amministrative della procedura di esecuzione dell’opera, intanto, questo comune pagava con soldi propri di bilancio i numerosi decreti ingiuntivi dei cittadini che avevano subito l’esproprio, anticipando le somme della sorte capitale più gli interessi, più le rivalutazioni e le spese di giudizio per diverse centinaia di milioni delle vecchie lire !! Ed intanto incombevano i giudizi in buona parte sfavorevoli al Comune di Calatabiano per i pagamenti dovuti per lavori eseguiti alle ditte esecutrici dei lavori, per somme ultra miliardarie ( delle vecchie lire) che di giorno in giorno aumentavano per tutti i costi accessori dovuti per legge ( interessi etcc..).
Insomma un totale disastro amministrativo che preannunciava, in caso di definitiva conclusione delle procedure giudiziarie sfavorevoli, il collasso finanziario dell’ente. Questa bomba ad orologeria, anche se l’opera non fosse mai stata completata, prima o poi sarebbe scoppiata nelle mani di un incolpevole amministratore pubblico, con conseguenze inimmaginabili !
Anche la Commissione Prefettizia tento per diversi aspetti di affrontare le questioni. In parte cominciò a pagare gli espropriati, sempre con fondi comunali, perché i soldi del finanziamento al 1993 erano già stati tutti spesi, in parte tento di recuperare i rapporti con il progettista dell’opera e con tutti gli altri soggetti coinvolti nell’opera, ma senza apprezzabili risultati. Alla fine, considerato il breve tempo dell’amministrazione commissariale, la stessa raccolse i dati in un tomo enciclopedico che fu trasmesso per gli adempimenti consequenziali di competenza alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Catania e alla Procura della Corte dei Conti di Palermo.
Ritornando al fortuito incontro con il Dirigente dell’Anas che mi diede speranza nel poter ottenere l’autorizzazione a deviare l’uscita della strada dalla direzione già impressa verso Piedimonte, al punto di intersezione con la SS. 120 in corrispondenza con lo svincolo autostradale di Fiumefreddo, motivato da questo nuovo obiettivo iniziai a riprendere i contatti con tutti i soggetti che avevano preso parte alla progettazione ed esecuzione dell’opera con a riferimento il consiglio di un tecnico incaricato dalla commissione prefettizia che mi disse. Signor Sindaco se lei vuole recuperare quest’opera dovrà prepararsi ad ingoiare tanti rospi e a “ntupparasi u nasu”.
A questo punto per celerità di esposizione le tappe principali affrontate sono state:
1. Approvazione di una nuova perizia di variante e completamento dell’opera per recuperare il finanziamento di 5 miliardi e 200 milioni circa delle vecchie lire ( Dicembre 2003).
2. Approvazione ed ottenimento variante urbanistica al PRG nel marzo 2004.
3. Decreto di finanziamento nell’aprile 2004.
4. Inizio dei lavori nel novembre 2004.
5. Blocco dei lavori nel febbraio 2005.
Inizia purtroppo un altro periodo di immobilismo tecnico, burocratico e ammnistrativo. Sembra che l’opera non possa ripartire perché di fatto le opere previste sono difficilmente realizzabili.
A questo punto il sottoscritto si ritrova di fronte alla ricaduta di un malato grave, che ha bisogno di un intervento di responsabilità forte e deciso.
• Nel 2006, pertanto elimino il vecchio direttore dei lavori, che mi risulta a quel punto essere ed essere stato la causa di tutti i mali patiti dall’opera e lo sostituisco con un giovane professionista di comprovata capacità tecnica.
• Sostituisco il collaudatore con un professionista di altissima esperienza.
• Assegno la direzione e di controllo delle procedure amministrative ad un ingegnere che presta servizio a scavalco nel comune.
• Richiedo la rielaborazione di un progetto che possa consentire il completamento delle opere.
• Lo faccio riapprovare dal Genio Civile nel gennaio 2007.
• I lavori ripartono a maggio 2007 fino al loro sofferto completamento degli ultimi mesi.
In conclusione di questo enorme lavoro svolto desidero ringraziare tutti coloro i quali mi hanno fattivamente collaborato, prima fra tutti
- l’ing. Giovanni Di Marco che per puro spirito di “dovere” nel rispetto delle sua attività imprenditoriale e di questa comunità si è adoperato anche con dei sacrifici personali a completare le opere;
- l’ing. Orazio Trovato direttore dei lavori e poi anche progettista delle nuove ed ultime opere di completamento, che ha svolto con incessante caparbia un lavoro certosino di revisione generale, aggiustamento e correzione di tutto il progetto esecutivo dell’opera;
- l’ing. Rosario Foti ingegnere capo dei lavori, per la sua costanza ad essere sempre presente e pronto in tutte le fasi procedurali di risoluzione delle tantissime problematiche insorte durante i lavori;
- l’ing. Sebastiano Leonardi in qualità di tecnico comunale e responsabile del procedimento, qualificatissimo regista di tutta la procedura tecnico amministrativa e risolutore di tutti i problemi ed ostacoli incontrati durante i lavori
- l’arch. Matteo Zapparrata in qualità di nuovo collaudatore delle opere che ha svolto una importante attività di consulenza procedurale risultata molto utile a districare i diversi aggrovigliamenti burocratici della procedura di esecuzione dell’opera.
Ed anche la maggioranza consiliare che nella passata amministrazione mi ha dato fiducia consentendomi di utilizzare gli strumenti finanziari necessari alla soluzione delle problematiche insorte, così come ringrazio l’attuale maggioranza consiliare e la Presidenza del Consiglio Comunale nelle persona di Giuseppe Pappalardo per i lavoro positivo di sostegno amministrativo svolto in tal senso.
Sabato 9 agosto consegnerò a questa mia Comunità Calatabianese un opera importante che rilancerà una prospettiva di sviluppo per il nostro paese ed eliminerà le condizioni di isolamento territoriale in cui è stato per tanto tempo Calatabiano.
Siete tutti invitati all’inaugurazione con inizio alle ore 18,00 ed appuntamento sull’ingresso della strada posto in corrispondenza dello svincolo autostradale di Fiumefreddo.
Sono state inserite nel piano triennale delle opere pubbliche 2008-2010 delle importanti opere stradali localizzate in prosecuzione di questa strada.
Essa ha già dato imput ad importanti imprenditori per degli importanti investimenti sul nostro territorio ( vedasi progetto per la realizzazione di un OUTLET a Calatabiano, per il quale proprio ieri 8 agosto 2008 è stato presentato il progetto definitivo).
Questa Amministrazione dal prossimo mese settembre si butterà a capofitto sulla problematica di revisione del Piano Regolatore Generale.
Antonio Petralia
sabato 9 agosto 2008
"La strada dei 34 miliardi"
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